CANARIAS: UN HABITAT IDEAL PARA HACER NEGOCIOS

Quando un imprenditore decide di trasformare in progetto concreto la propria idea di business, prima ancora di dedicarsi ai numeri, che ne avallino la sostenibilità e la profittabilità, inevitabilmente deve prendere in esame tutta una serie di elementi di contesto, funzionali alla riuscita di quanto voglia porre in essere. Da decenni si dibatte, ad esempio, su come l’Italia sia diventata un paese poco attraente per gli investimenti esteri, per una serie di ragioni, fra le quali certamente una burocrazia complessa, una pressione fiscale rilevante e poco giustificata dalla qualità delle prestazioni della pubblica amministrazione, una giustizia poco affidabile, soprattutto nei tempi necessari per arrivare a sentenza e un elevato costo dei fattori produttivi, a cominciare dal lavoro. Rimanendo sui temi richiamati e guardando alla realtà delle Isole Canarie, non si può che constatare quanto ciò che altrove è un freno all’attrazione di investimenti, capitali, imprese, qui sia invece un fattore predisponente alla possibilità di fare impresa. Ciò che apparentemente sembrerebbe uno svantaggio, la lontananza dal cuore dell’Europa, è stato trasformato invece in presupposto per il raggiungimento di un vantaggio di posizione più che significativo. L’articolo 349 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea definisce quelle che sono le Regioni Ultra Periferiche, fra le quali – primo per importanza – l’Arcipelago delle otto Isole Canarie; da tale riconoscimento derivano tutta una serie di implicazioni, la più nota delle quali, una fiscalità di vantaggio che fa della regione canaria l’area d’Europa con la minore imposizione fiscale sulle imprese.

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